Con una serie di peripezie, quasi per gioco, più per sfida, sperimentando come un piccolo e pazzo chimico, si cimenta in una cucina moderna, senza eccessi ma di sostanza. Colorata e raggiante come lo è Claudio.
Lui è un autodidatta e, in tutto questo, è stato sostenuto dal fidato amico Davide Filippetto, che lo ha aiutato a mettere a punto le nuove tecniche di cucina.

E poi, sono arrivata io, Giada.
Ho creduto nel suo progetto. Sono entrata in punta di piedi, con curiosità ed entusiasmo ed ora mi sono appropriata della sala. Mi occupo della carta dei vini.

E così, con costanti e proficue divergenze, portiamo avanti quello che è diventato il nostro progetto. 

L'OSTERIA

Il nostro è un piccolo locale che ha circa un centinaio d’anni.
L’ingresso, al pian terreno, è lo spioncino per la cucina. Il nostro angolo di accoglienza ma anche di chiacchiere e confessioni, talvolta notturni. Il luogo degli amici, vecchi e nuovi.
Salendo troviamo le due piccole sale. Intime e calde. Avvolte di scricchiolii e storia. Intrise di passato.
Per l’estate invece la terrazza. Avvolta dalla brezza leggera, si affaccia sulla piccola piazza.